Lunedì 10 giugno  2024 il Consiglio comunale di Bologna ha approvato un ordine del giorno, emendato in aula, firmato, tra l’altro, dai consiglieri comunali PD Giorgia De Giacomi e Maurizio Gaigher sulla riduzione del consumo di carne nelle mense scolastiche,

Il relativo comunicato stampa è disponibile in allegato ed online.

Di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato.

IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso che:

• la LAV, la Lega Italiana Antivivisezione, ha lanciato una sfida ai Sindaci delle cinque più grandi città italiane (Torino, Milano, Roma, Bologna, Napoli) invitandoli a ridurre i consumi di carne dal momento che queste cinque città consumano quasi 1 milione e 500 mila kg di carne l’anno nelle loro mense, con un’impronta ambientale e sanitaria che “vale” oltre 13 milioni e 800 mila euro;

• a questo consumo annuale complessivo di carne sono da ricondurre emissioni (e impatti ambientali) stimabili in 22 mila tonnellate di emissioni di gas serra, a 314 tonnellate di inquinanti equivalenti all’anidride solforosa responsabile dell’acidificazione terrestre, a 113 tonnellate di azoto, causa dell’eutrofizzazione marina, a 52 tonnellate di particolato Pm10, dannoso per la salute, gli edifici e la visibilità, 344 tonnellate di 1,4 di cloro benzene, responsabile dell’ecotossicità terrestre;

• si rileva un’occupazione del suolo pari a 18.483.529 m2 e l’utilizzo di 354.894.248 litri d’acqua;

Ricordato che:

• la riduzione del consumo di carne come strategia di mitigazione del cambiamento climatico è ormai un comportamento diffuso. Per esempio, il Consiglio Comunale di Berkeley, negli Stati Uniti, ha approvato una risoluzione per dirottare la metà delle spese della città dai cibi di origine animale a quelli di origine vegetale entro il 2024 e cercherà anche di adottare come obiettivo a lungo termine la sostituzione del 100% dei prodotti animali con alimenti a base vegetale;

• dallo scorso ottobre tutte le 34 mense e caffetterie delle Università di Berlino hanno eliminato dai loro menu i piatti a base di carne;

• è notizia recente che ogni lunedì alla mensa ospedaliera di Bolzano vengono offerti ai dipendenti esclusivamente pasti privi di prodotti di origine animale. Mentre è proprio il nuovo Sindaco di New York, Eric Adams, che ha lavorato con l’ex sindaco Bill de Blasio per implementare i “lunedì senza carne” in tutte le 1.700 scuole pubbliche di New York nel 2019;

Richiamato inoltre che:

• è stato calcolato che la terra potrebbe nutrire 10 miliardi di persone che si alimentassero come gli indiani, 5 miliardi che seguissero la dieta degli italiani, ma solo 2,5 miliardi con il regime alimentare statunitense (Petrini 2005, pag 149-150). Da ciò ne deriva che la rimodulazione dei regimi alimentari a livello globale può diventare, se associata ad un cambiamento delle politiche economiche e degli scambi commerciali, un metodo innovativo che potrebbe ottenere degli effetti significativi sui 928 milioni di persone che oggi soffrono la fame (dato tratto da: Save the Children);

• i ricercatori del Foodwatch hanno calcolato il contributo delle differenti diete in termini di emissioni arrivando a concludere che una dieta 100% vegana, su base annua, produce la stessa Co2 prodotta da un auto di media grandezza che percorre 629 km. Una dieta vegetariana che comprende uova latte e derivati corrisponde a 2427 km, un’alimentazione onnivora raggiunge i 4758 km (Report Foodwatch, Kilatterbio, 2008); Per le ragioni sopra esposte il Consiglio Comunale di Bologna invita la Giunta:

• a continuare il percorso virtuoso che il Comune ha intrapreso negli ultimi 6 anni, che ha permesso una riduzione considerevole del consumo di carne, sostituita con un equivalente apporto proteico da alimenti di origine vegetale;
• a rafforzare e monitorare annualmente questa pratica, diffondendola sempre di più;
• integrare i programmi già istituiti con ulteriori opzioni “amiche del clima” altrimenti dette “climatariane” anche in ampia applicazione dei Criteri Ambientali Minimi per la ristorazione collettiva.

F.to: D. Celli (Europa Verde – Verdi), G. De Giacomi (Partito Democratico), M. Gaigher (Partito Democratico).