Lunedì 13 maggio 2019 la consigliera comunale PD Federica Mazzoni è intervenuta ad inizio seduta in Consiglio comunale sul tema delle dipendenze e nello specifico della tossicodipendenza.

Di seguito il testo dell’intervento di inizio seduta. Online è inoltre disponibile il relativo comunicato stampa.

È proprio vero che la campagna elettorale e i veri disastri di cui sono responsabili stanno mandando in tilt il Governo che ogni giorno ci propina una nuova arma di distrazione di massa.

Tra le ultime, dei giorni scorsi, Salvini che vuole chiudere i negozi di cannabis light, tacciandoli come luoghi di spaccio. “Nei canapa shop non si vende droga”, e non sono io ad affermarlo ma la Ministra della Salute Grillo. E possiamo archiviare così la polemica creata ad arte che non merita ulteriore spazio.

Ciò che non voglio affatto chiudere, anzi, desidero tenere aperto e meglio approfondire per meglio intervenire è proprio il tema delle dipendenze e più nello specifico delle tossicodipendenze, fenomeno mai scomparso realmente dalla nostra città ma che sta tornando prepotentemente sulla cronaca. Ecco, io vorrei non rimanesse una notizia da giornale, ma che l’argomento fosse posto tra le tematiche dell’agenda politica, in primis nazionale – ma in maniera seria!- ad esempio perché il Governo non convocano la Conferenza nazionale sulle tossicodipendenze?

E che anche noi a livello locale riprendessimo a fare ragionamenti innovativi e contestualizzati con quello che accade oggi, su quanto si sono modificati i comportamenti di uso di sostanze e di come sugli stili di abuso si debbano riorganizzare e ideare l’offerta dei servizi.

Ed è qui la sfida che riguarda anche la nostra Amministrazione e che vorrei condividessimo perché siamo una città ne sicuramente molto ha fatto e molto continua a fare, ma che ha tutti i mezzi e le condizioni per fare di più e meglio.

Il dibattito politico e istituzionale è già aperto, ad esempio, grazie al Consiglio del Quartiere Santo Stefano che di recente ha approvato un odg, a prima firma delle Consigliere Cristiana Costantini e Cristina Malvi, che qui oggi, un poco rivisto, propongo al nostro dibattito consiliare. Proprio perché tengo all’approfondimento scelgo di depositarlo oggi ma di chiederne la trattazione in commissione, in modo da poter maturare ed elaborare ulteriori riflessioni e indicazioni da dare alla Giunta.

In questo senso sarà importante partire da qualche punto che non ci deve sfuggire: i dati e la letteratura italiana ci devono costringere ad ammettere che una fascia specifica di consumatori risulta impermeabile alle azioni poste in essere, una fascia di consumatori particolarmente compromessa per i quali avviare un processo di dialogo non può prescindere dall’accettare la centralità della sostanza e del consumo nelle loro vite. Inoltre, si registra la presenza sul territorio di una eterogenea e sommersa popolazione di poliassuntori, ed è qui l’aumento dei giovani che non sono ancora o non sono stabilmente in carico ai servizi che faticano a intercettarli e che hanno il dovere di farsi proattivi per attivare pratiche di protezione.

Infine, dal 2017 la Riduzione del Danno è stata inserita nei Livelli Essenziali di Assistenza, in questo modo è acquisita la consapevolezza che interventi basati solo ed esclusivamente sull’astinenza sono inefficienti e di basso impatto, e questo a vantaggio sia della salute dei singoli consumatori che dell’impatto sulle città, in termini di coesione e sicurezza percepita.

Concludendo, voglio portare in Consiglio le parole degli operatori dell’Unità di Strada; e colgo l’occasione per ringraziare del lavoro che svolgono e del quadro veritiero e senza retorica che ci offrono con dati e osservazione sul campo.

Nella relazione del 2018 dicono: “noi operatori di strada vediamo tutti i giorni persone stare male e morire per uso di eroina, cocaina, alcool e benzodiazepine. Quattro sostanze per cui dovremmo essere inondati di informazioni sui rischi e sui danni che provocano, ma passano del tutto in secondo piano a causa della “guerra” alla cannabis, individuata spesso come prima sostanza utilizzata e come soglia di accesso alle altre sostanze. Affermazione scorretta, dato che molti ragazzi al giorno d’oggi iniziano a provare direttamente sostanze, da cocaina ad alcol, arrivando ancora giovanissimi ad abusare di eroina”.

Ecco perché noi prendiamo seriamente il problema ed è per questo che invito la Giunta a un maggiore impegno in termini di risorse, di implementazione di nuovi servizi di riduzione del danno, di accompagnamento di percorsi per persone con problemi di dipendenza anche in strada, di elaborazione di pensiero e di innovazione dei servizi su tutti e tre i pilastri della ormai definita europea sulle droghe: prevenzione, trattamento e riduzione del danno.

Il quarto elemento, la lotta al narcotraffico è proprio quanto spetterebbe di competenza al Ministro degli Interni e al Governo, prevedo combinerà poco anche su questo versante, meglio che ci attrezziamo noi, a livello locale, per quanto di nostra competenza.