Lunedì 22 ottobre 2018 il Consiglio comunale ha approvato il seguente ordine del giorno firmato, tra l’altro, dai consiglieri PD Claudio Mazzanti, Federica Mazzoni, Michele Campaniello, Isabella Angiuli, Simona Lembi, Roberta Li Calzi, Maria Caterina Manca, Nicola De Filippo e che esprime solidarietà al Sindaco Mimmo Lucano e apprezzamento per il modello di accoglienza di Riace.

Online è inoltre disponibile il comunicato stampa.

Il Consiglio comunale di Bologna

Premesso che

  • in data 2 ottobre 2018, il Sindaco di Riace Domenico Lucano e la sua compagna sono stati sottoposti a misure cautelari, restrittive della libertà personale, in relazione a talune contestate irregolarità, connesse all’esperienza di accoglienza diffusa dei migranti realizzate nel Comune di Riace;
  • più in dettaglio, dopo un’indagine andata avanti per 18 mesi e fondata su intercettazioni ambientali e telefoniche, oltre che sull’acquisizione di diversi atti amministrativi, il 2 ottobre il Sindaco Lucano è stato arrestato con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, oltre a sospette irregolarità nell’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti nella cittadina di Riace;
  • nell’accogliere la richiesta d’arresto, il GIP di Locri ha, tuttavia, rigettato molte altre più gravi accuse mosse al primo cittadino – dall’associazione a delinquere alla truffa aggravata, dal falso al concorso in corruzione, dall’abuso d’ufficio alla malversazione – criticando, in più parti dell’ordinanza, gli esiti dell’attività investigativa, ivi rilevando indebite congetture, errori procedurali e numerose inesattezze;

 Considerato che

  • il sistema di accoglienza sperimentato a Riace è divenuto, negli anni, un ‘modello’ studiato in tutto il mondo, al punto che, nel 2016 la rivista americana Fortune ha classificatoil primo cittadino riacese tra le prime 40 persone più influenti al mondo (world’s greatest leaders 2016), e che la stessa rivista ha ricordato come il suo operato, che ha portato all’accoglienza di oltre 6000 migranti, provenienti da oltre 20 nazioni, lo abbia collocato nel mirino della malavita orgranizzata, nonché al centro delle critiche di formazioni xenofobe;
  • l’esempio di Riace nasce nel 1998 con il Piano Nazionale Asilo, poi diventato Sprar, e si fonda sull’accoglienza diffusa, che unisce l’autonomia dei migranti, ospitati in appartamenti altrimenti abbandonati, con misure di integrazione che hanno il proprio baricentro nell’avviamento di attività di lavoro e piccoli esercizi commerciali quali lavoratori di artigianato, panetterie, raccolta differenziata ed altre attività socialmente utili, che rendono i migranti cittadini attivi e partecipi della comunità che li accoglie;
  • tale modello di accoglienza ha centrato, in maniera virtuosa, il duplice obbiettivo dell’inserimento dei migranti e della rivitalizzazione del paese, già gravato da pesanti fenomeni di abbandono della residenzialità, producento inoltre ripercussioni positive sulla cultura, l’artigianato, le tradizioni e le arti del territorio;
  • l’esempio di Riace è ispirato ai più alti valori e principi contenuti nella nostra Costituzione, e che, come tale, sia non solo da apprezzare e sostenere, ma anche da diffondere e promuovere;
  • dei primi tentativi, anche istituzionali, di depotenziare l’esperienza riacese specie negli scorsi mesi, con iniziative orientate a decostruire il sistema Sprar, nonché delle crescenti insistenze orientate a criminalizzare i migranti, anche supportate da iniziative istituzionali ed atti normativi;
  • dell’accanimento con il quale alcune forze politiche hanno messo in forse l’attività delle ONG indirizzando alle medesime accuse poi rivelatesi infondate;

Considerato infine che

  • nelle Linee programmatiche per il mandato 2016-2021 del Comune di Bologna viene indicato come obiettivo prioritario delle politiche comunali caratterizzare Bologna come città accogliente, affermando che l’inclusione dei nuovi cittadini, necessaria in una città ‘meticcia’ e multuculturale, come ormai Bologna è da anni, sarà la marcia in più per connotare positivamente la diversità come risorsa;
  • il Comune di Bologna è capofila nell’ambito metropolitano del progetto Sprar che costruisce un sistema locale di accoglienza in grado di rendere la città vivibile sia per nativi che per migranti, che coinvolte 43 comuni su 45, nei 6 distretti mettendo a disposizione oltre 1000 posti per nuclei e adulti, a cui si aggiungono 60 posti per persone vulnerabili e circa 200 posti per minori stranieri non accompagnati;
  •  in tale quadro, si susseguono, sia in seno all’Amministrazione comunale – vedi, da ultimo, PG N. 70646/2018 ‘Piano locale per un’azione amministrativa non discriminatoria e basata sui diritti umani, nei confronti dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine’ – sia in seno alla società civile, numerose iniziative orientate al contrasto alle discriminazioni ed all’accoglienza, come conferma, da ultimo, il ruolo attivo di cittadini e realità bolognesi nella Missione della piattaforma Mediterranea, con funzione di monitoraggio del Mediterraneo centrale;

Riafferma

  • nel pieno rispetto e fiducia nella Magistratura e nel suo operato, il principio della presunzione di innocenza;

Esprime

  • solidarietà politica e vicinanza al Sindaco Mimmo Lucano ed alla comunità riacese tutta;
  • un apprezzamento per il cosiddetto modello Riace, esempio di accoglienza e integrazione, nonché di una politica che mette al centro del proprio agire la persona, con i suoi diritti e la sua dignità, conformente ai principi costituzionali e, specialmente, allo spirito dell’art. 2 Cost. il quale prescrive i doveri inderogabili di solidarietà, impegnando la Repubblica a garantire il rispetto dei diritti inviolabili della persona;
  • viva preoccupazione per le strumentalizzazioni propagandistiche seguite alla vicenda dell’arresto del Sindaco di Riace;

Invita il Sindaco

  • a sottoporre all’attenzione dell’ANCI il ‘Modello Riace’ e la sua eventuale promozione presso altri contesti territoriali che presentino caratteristiche analoghe o similari, in modo tale che molte buone pratiche sperimentate a Riace possano fungere da esempio e pungolo per le istituzioni locali e il legislatore.

f.to F.Martelloni, C. Clancy, C. Mazzanti, F. Mazzoni, M. Campaniello, I. Angiuli, S. Lembi, R. Li Calzi, M.C. Manca, N. De Filippo.