Giovedì 20 dicembre 2018 il Consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno 441.1, presentato dalla consigliera comunale Isabella Angiuli al fine di svolgere una funzione di indirizzo per la riqualificazione del centro commerciale e artigianale del Pilastro come punto di socializzazione culturale tra residenti.

Di seguito è disponibile il testo dell’ordine del giorno.

Tutta la documentazione del Bilancio è disponibile nella versione definitiva nella nostra sezione dedicata e online sul sito del Comune di Bologna , come indicato nel comunicato stampa.

Il Consiglio comunale di Bologna
premesso che

“La progettazione del Pilastro, all’interno del quartiere San Donato di Bologna, ebbe inizio nel 1962, quando l’Istituto autonomo case popolari propose la costruzione di una nuova zona di edilizia popolare, per rispondere alla necessità di offrire un alloggio alle ondate di immigrati meridionali giunti nella città felsinea in seguito al suo sviluppo industriale.
Il Villaggio del Pilastro nacque nel 1966 e nella zona si concentrarono consistenti insediamenti residenziali, vaste aree adibite allo sport, un parco pubblico e un centro commerciale”. Erika Casali, LM BO n. 1, 16 marzo 2009, supplemento a LucidaMente, anno IV, n. 39, marzo 2009.

L’architetto Giorgio Trebbi fu uno degli artefici;

a distanza di oltre 50 anni, il Pilastro sta cambiando pelle, vive un momento di grande evoluzione e in considerazione dell’ampia area verde disponibile si rende molto attrattiva per una nuova residenzialità di giovani coppie in cerca di servizi per bambini, studenti, anziani;

il Centro Commerciale e Artigianale Pilastro inaugurato nel 1983 fu il risultato di una collaborazione fra piccoli commercianti ed artigiani che nel 1978 decisero di consociarsi per rispondere all’esigenza del quartiere;

il Centro Commerciale e Artigianale Pilastro rappresenta l’unico luogo di aggregazione commerciale e sociale del Pilastro ed è una peculiarità di questo quartiere in quanto vi convivono, a distanza di 50 anni dalla sua progettazione, attività artigianali e commerciali storiche;

che negli anni la struttura ha subito un processo di obsolescenza e oggi mostra tutte le sue debolezze; in primis andrebbe razionalizzato l’uso degli spazi e reso più adeguato alle mutate esigenze dei cittadini che lo frequentano e vivono al Pilastro;

che, di recente, alcuni eventi metereolgici avevano causato un allagamento e ingenti danni alle attività ivi localizzate;

Considerato che

l’Urban Center di Bologna, oggi Fondazione per l’Innovazione Urbana, è partner del progetto Pilastro 2016 avviato con un atto di indirizzo di Giunta del 2014;

il progetto sviluppo dell’area del Pilastro promosso dal Comune di Bologna con il contributo della Regione Emilia-Romagna ha attivato nel corso degli ultimi tre anni un percorso partecipato che coinvolge tutti gli
interessati dall’intervento di riqualificazione di manutenzione di cura di immobili, di aree verdi di sviluppo di comunità e di avviamento di inserimenti lavorativi;

ad oltre 50 anni della fondazione del rione Pilastro, è intenzione dell’Amministrazione far decollare questo territorio e trasformarlo da periferia cittadina a nuova centralità della città metropolitana;

in questi mesi la Fondazione per l’Innovazione Urbana ha pubblicato sul sito un focus che raccoglie materiali dei lavoratori di partecipazione come report e documentazioni tecniche, ha rilanciato sui propri canali sociali contenuti del blog Pilastro 2016, ha ospitato una serie di attività finali del progetto, una mostra multimediale, un Video concorso, un video documentario, un ciclo di seminari tematici, un convegno sul tema della rigenerazione delle periferie;

Preso atto

che il Sindaco e la Giunta hanno impegnato l’amministrazione nel cosiddetto Piano Periferie che avrebbe coinvolto il Rione Pilastro ma che purtroppo si è arenato con l’avvento del Governo Lega – M5S;

che nel corso dell’anno 2016 è stata costituita l’Agenzia Pilastro con l’obiettivo di:

– integrare, l’area del Pilastro con i territori limitrofi restituendo restituendo al territorio una nuova centralità metropolitana;
– promuovere e/o sostenere e/o gestire e/o porre in essere azioni di miglioramento in campo economico, ambientale, urbanistico, infrastrutturale, sociale e culturale grazie anche l’ausilio di nuove tecnologie;
– promuovere e/o sostenere iniziative ed attività che favoriscano o realizzino l’inserimento lavorativo di residenti del Territorio in situazioni di svantaggio socio-economico anche attraverso l’imprenditorialità sociale, facilitando al contempo la nascita di reti sociali interculturali e intergenerazionali;
– in generale, fare di tutto per migliorare il benessere della comunità del Territorio ponendo attenzione alla sperimentazione di soluzioni integrate che valorizzino il protagonismo degli abitanti e degli altri soggetti che qui operano (aziende, associazioni, istituzioni), tenendo conto delle potenzialità e delle esigenze specifiche della popolazione residente.

che i commercianti e artigiani insediati nel Centro Commerciale e artigianale hanno più volte manifestato la volontà di intervenire nella riqualificazione del centro ma al contempo hanno manifestato la necessità di un intervento da parte dell’Amministrazione comunale, poiché sono consapevoli delle criticità insite nella ricerca di una una soluzione condivisa;

che l’Amministrazione Comunale è proprietaria dell’immobile pro quota trattandosi di condomino

Considerato inoltre che

il Quartiere San Donato San Vitale assieme all’Assessorato al Commercio hanno da tempo avviato un lavoro fatto di incontri e sopralluoghi assieme alle attività commerciali e a tutte le realtà interessate alla riqualificazione del Centro Commerciale;

Impegna  il Sindaco e la Giunta

A svolgere una funzione di indirizzo attraverso la Fondazione per l’Innovazione Urbana.

A costituire un tavolo permanente  con gli operatori economici e le loro associazioni di rappresentanza e con tutti gli altri attori interessati, volto alla presentazione del progetto di riqualificazione del Centro Commerciale e Artigianale del Pilastro;

A programmare gli interventi di riqualificazione del centro commerciale e artigianale con particolare riferimento all’efficientamento energetico e al confort termico e a tutti gli altri interventi tesi ad aumentare il valore dell’immobile;

A coadiuvare gli stessi operatori del centro commerciale artigianale e le associazioni presenti nella definizione del progetto di transizione da centro commerciale e artigianale a centro commerciale naturale e piazza di incontro di culture per favorire la socializzazione tra i residenti del quartiere;

A sviluppare il progetto in sinergia con il Quartiere San Donato San Vitale.

F.to: I.Angiuli, G.Montera, L. Bittini, F. Errani, R. Li Calzi, V. Zanetti.