Lunedì 7 ottobre 2024 il Consiglio comunale di Bologna ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dalla consigliera comunale PD Roberta Toschi che invita a formare una Task Force per affrontare il problema delle aggressioni a operatori sanitari e dei servizi pubblici.

L’ordine del giorno è stato inoltre firmato dalle consigliere e dai consiglieri comunali Michele Campaniello, Rita MonticelliFranco CimaGiulia Bernagozzi, Antonella Di PietroMaurizio GaigherLoretta Bittini, Claudio Mazzanti, Cristina CerettiVincenzo Naldi, Mery De Martino, Marco Piazza, Roberto Iovine.

E’ possibile accedere qui della presentazione dell’ordine del giorno in aula.

Di seguito il testo dell’ordine del giorno approvato.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA

Premesso che

L’ennesimo episodio di violenza che si scarica contro operatori sanitari si è svolta la scorsa settimana al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore e questa non è che l’ultima di una serie di aggressioni rivolte verso gli operatori sanitari, infermiere, medici, OSS, fenomeno non nuovo ma che pareva superato durante la pandemia, quando i sanitari erano considerati preziosi.

E non è sicuramente nemmeno un’esclusiva della nostra città, sono di pochi giorni fa le aggressioni squadriste al Pronto soccorso di Foggia e quella che ha visto a Napoli 3 donne e 2 uomini usare calci, pugni e sedie lanciate verso due medici della guardia medica.

Bologna comunque ha ormai il suo triste archivio di aggressioni eclatanti, quelle che finiscono sui giornali, e anche un insieme di aggressioni soprattutto verbali o che non esitano in lesioni, ma che minano profondamente il patto tra cittadini e sanitari che è alla base di tutte le Professioni, cosiddette, di aiuto…infatti il fenomeno colpisce anche gli operatori del servizio sociale, ricordiamo il recente accoltellamento dell’assistente sociale al Baraccano.

Considerato che
In un momento di crisi profonda di queste professioni, la violenza fisica e verbale, spinge ancora più gli operatori ad allontanarsi da luoghi di lavoro, oltre che poco considerati e retribuiti, anche pericolosi per la propria incolumità, contribuendo alla cosiddetta ” emorragia di operatori”.

Il problema ha assunto dimensioni e frequenze preoccupanti che deve essere affrontato con decisione e oltre all’indispensabile intervento a posteriori della polizia, oltre a soluzioni che prevedono di dotare i sanitari di giubbotti, braccialetti o corsi di alla difesa personale, è indispensabile che la comunità prenda una posizione netta e chiara e ci si orienti ad una campagna di comunicazione e di azione che intervenga e modifichi l’attuale stato di tensione tra cittadini e servizi sanitari, e pubblici in generale.

Invita il Sindaco e la Giunta

A formare una Task Force, un tavolo di elaborazione che comprenda tutti gli stakeholder (Aziende Sanitarie, Sindacati, Ordini Professionali, Servizi, Associazioni di Volontari, etc.) per affrontare il problema con l’obiettivo di rendere più sicuri i nostri luoghi di cura e di assistenza, a favore quindi sia degli operatori che dei cittadini che ne usufruiscono.

F.to Roberta ToschiMichele Campaniello,Rita MonticelliFranco CimaGiulia Bernagozzi, Antonella Di PietroMaurizio GaigherLoretta Bittini, Claudio Mazzanti, Cristina CerettiVincenzo Naldi, Mery De Martino, Marco Piazza, Roberto Iovine.