Lunedì 15 ottobre 2018 il consigliere comunale Claudio Mazzanti ha presentato il seguente intervento di inizio seduta inerente la pulizia del canale Navile.

Direi che oggi, come riportato dalla stampa cittadina, ma anche nei giorni addietro, si è ricominciato a parlare nel canale Navile, della sua funzione storica, della sua realtà e anche dei problemi che ha. Il canale è un’entità strana, è di proprietà del Demanio dello Stato;

la gestione delle acque dal 1991 è di competenza della Regione Emilia-Romagna; l’acqua che circola dentro il canale Navile viene dalla Chiusa di Casalecchio, quindi dal Consorzio della Chiusa di Casalecchio e dall’Aposa. Quindi, come vedete, un’entità strana, un’entità che è dentro al Comune di Bologna, ma di cui il Comune di Bologna non ha alcuna responsabilità operativa. D’altra parte, però, il Comune di Bologna si è fatto carico di chiedere la gestione di una parte delle sponde per poter realizzare una pista ciclabile che collega Casalecchio insieme a Castel Maggiore e prossimamente, visto che è in corso l’appalto, inizieranno i lavori da Castelmaggiore fino ad arrivare al confine di Malalbergo.

Il Comune di Bologna ha realizzato questa pista insieme a Casalecchio e a Castel Maggiore, la pulisce, la mantiene, non può assolutamente toccare gli argini, perché sono di competenza del Genio Civile, non può pulire il fondo del canale, perché è di competenza di chi ha la responsabilità idraulica, quindi del Genio Civile.

Contemporaneamente si trova a dover lottare, insieme ad altri enti, contro la maleducazione, il poco senso di appartenenza, il non rispetto di un ambito storico e ambientale importante e fondamentale. Qui vengono segnalate le situazioni che ci sono lungo il canale naturalmente. Abbiamo persone che scaricano nella notte, cittadini incivili che fanno dei weekend e poi lasciano tutta la roba sulle sponde o buttano in fondo al canale. Naturalmente questo comporta una fatica enorme.

Nel 2005/2006, come Comune di Bologna, insieme all’Autorità di Bacino, facemmo una pulizia del fondo. Attenzione, pulizia vuol dire pulire la superficie, non dragare, anche se il canale Navile avrebbe bisogno di essere dragato, perché da oltre settant’anni, da quando lo Stato lo ha definito non più opera idraulica di prima categoria, quindi importante dal punto di vista della navigabilità, togliendogli la funzione di canale navigabile, l’ha completamente abbandonato. È talmente vero che il livello del canale si è alzato di circa 80 centimetri.

Questo significa una cosa molto semplice: meno portata d’acqua, molta meno, quindi quando ci sono delle piene grosse succede che il canale tracima. Con l’ultima bomba d’acqua, la zona del Sostegnino è andata sotto. Noi oggi, finalmente, abbiamo imparato – abbiamo fatto anche una Commissione – che la Regione Emilia-Romagna ha stanziato 1,1 milioni di euro per la prima fase di dragaggio di un tratto di canale, quello più a rischio dal punto di vista idraulico. Un fatto importante, rilevante, perché dopo settant’anni anni si draga un tratto di canale, portandolo alla sua portata originale.

È un primo intervento importante e ne dovranno seguire degli altri, perché il canale in ambito urbano è il tratto che è più di tutti interrato, perché i rifiuti hanno riempito quell’alveo e questo intervento sarà il primo intervento propedeutico ad altri interventi di sistemazione. Ma la cosa che oggi voglio segnalare è quanto scrive il giornale: in un tratto di fianco al canale, che ho avuto l’occasione tra sabato e domenica di vedere, e per il quale l’Amministrazione comunale ha già preventivato un intervento, il livello di maleducazione di certe persone che hanno usato una parte esterna al percorso del canale, vicino ad un autotrasportatore, dove c’è il parcheggio di questo trasportatore, lo hanno reso una discarica di rifiuti; questi vanno di notte, scaricano, sporcano e fanno di ogni. In più, la maleducazione di chi passa lì, o fa dei picnic e poi lascia e abbandona le cose in quel modo.

Naturalmente, come Amministrazione comunale abbiamo già programmato un intervento di bonifica, l’ennesimo intervento di bonifica, e vedo che Legambiente, insieme ai ragazzi delle scuole, anticiperanno un piccolo intervento. È positivo, ma positiva sarebbe soprattutto una grande operazione di educazione.

Il canale è di tutti, devono smettere di scaricare ogni tipo di porcheria. Questo è quello che dovevo dire, quello che mi sento di dire ed è quello che dirò sempre, per evitare che queste cose si ripetano.

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