Lunedì 8 ottobre 2018 il consigliere comunale Claudio Mazzanti ha presentato il seguente intervento di inizio seduta inerente la situazione dell’area di Via del Terrapieno 34-36.

Faccio questo intervento di inizio seduta, ma avevo già fatto in luglio una domanda di attualità e la riformulerò, molto probabilmente venerdì.

Leggendo il giornale cittadino, sembra che ci sia un’entità strana in Via del Terrapieno. L’articolo del quotidiano parla di questa occupazione abusiva, che ha un proprietario, l’Opera Pia Davia Bargellini, che ha fatto delle denunce inoltrate in passato alla Polizia municipale, la quale ha provveduto a sgomberare l’immobile occupato abusivamente riconsegnando l’immobile all’Opera Pia; la proprietà evidentemente non l’ha messo in condizioni di non essere più occupato.

Questo ambito territoriale è veramente strano, perché improvvisamente la proprietà – tra l’altro, il Presidente o Consigliere dell’Opera Pia, è un noto avvocato bolognese – fa cose strane. Ad esempio, anziché agire legalmente, con procedimento d’urgenza, per ottenere lo sgombero di quest’immobile pericoloso, cosa fa? Si presenta in Questura, per ben due volte, presenta un esposto denuncia e lo deposita. Questo esposto denuncia, stranamente, stavolta viene mandato alla Questura di Bologna, anzi gli esposti denuncia sono due. Ma tutto tace. L’immobile pericolante continua ad essere occupato, con i problemi che dà al vicinato.

Per cui, l’Autorità di pubblica sicurezza, che ha la responsabilità della sicurezza pubblica, è inerte. Nell’articolo del giornale questo non appare, chiaramente. Appare, su proposta di alcuni Consiglieri, l’incompetenza, il non intervento del Comune di Bologna. Oddio, il Comune di Bologna! Poi, vai a vedere, e il Comune di Bologna ha agito nei confronti dei proprietari inadempienti, facendo i relativi verbali, li ha multati, ha emesso ordinanze di ripristino per la pericolosità, perché quell’immobile è pericolante e per la pulizia dell’area. Ha agito sugli abusi edilizi presenti in altre parti delle aree di Via del Terrapieno, con ordinanze e provvedimenti di demolizione.

E poi, improvvisamente, ci si accorge non solo che l’Autorità di pubblica sicurezza non interviene nei confronti di questa situazione, ma c’è un’altra cosa, sempre in Via del Terrapieno, zona strana, molto strana, perché in Via del Terrapieno c’è anche un’area di proprietà del Demanio militare, occupata abusivamente. Il Comune ha posto in essere tutti i provvedimenti necessari, ma la proprietà – in questo caso il Demanio dello Stato, il Demanio militare – non agisce. Ha provato ad agire quattro/cinque anni fa, poi il nulla.

Il signore che occupa l’area, l’affitta per fare i rave party, e dichiara che la proprietà è sua anche se è un’area militare e nessuno provvede. In questo caso non il Comune, che ha fatto i provvedimenti ordinativi, ma la proprietà, quindi il Demanio, non provvede a far cessare questo uso improprio, con dei rave che vanno avanti fino all’una, alle due, alle tre di notte, sui quali questo signore prende anche un beneficio economico. Strano, ma guarda che strano, questo articolo del giornale non dice nulla di tutto questo, anche se tutto è ben noto a tutti, a quelli che ne parlano e a quelli che non ne parlano.

È talmente vero che mi sono permesso, in quella domanda di attualità fatta in luglio, di raccontare la storia di Via del Terrapieno. A tutt’oggi nulla si è mosso. Anzi, gli interventi ordinativi nei confronti dei privati che hanno realizzato opere edilizie abusive, sono stati fatti; sono state fatte demolizioni e ripristini. Poi ci sono due entità su cui le proprietà sono silenti: una è l’entità di cui parliamo, questa Opera Pia. In realtà non è stata lei a far occupare i suoi immobili, ma questi sono occupati abusivamente. L’Opera Pia anziché agire legalmente, visto che, come ho detto, il presidente o consigliere è un bravo avvocato, ha presentato solo due denunce in Questura, aspettando l’intervento della Polizia di Stato.

Ricordo quando l’Opera Pia ha presentato la denuncia al Comando della Polizia Municipale, questi sono intervenuti e hanno fatto lo sgombero, quindi il loro mestiere. Qui, improvvisamente, chissà perché, stavolta anziché dai Vigili, sono andati in Questura, autorità ben più potenti della PM, ma tutto è fermo.

Così come l’autorità militare, l’autorità demaniale dello Stato, che permette quello che prima ho raccontato, che è stata oggetto di mie pubbliche segnalazioni (tra l’altro, un noto giornale bolognese ne ha ampiamente parlato). Improvvisamente esce sulla stampa Via del Terrapieno, questo fantasma, questa nebulosa, che invece è molto chiara, perché l’ho descritta, ci sono gli atti, i documenti. Ma di questo non se ne parla; si parla solo del fatto che il Comune, su una roba non sua, che non è di sua competenza, deve intervenire.

Vorrà dire che il Sindaco si metterà l’elmetto in testa e improvvisamente, pur non avendo competenza alcuna all’interno del Comitato per l’ordine pubblico, guiderà la carica dei prodi pretoriani che andranno a liberare la proprietà dell’Opera Pia, che non muove un dito, a parte questa denuncia in Questura per liberare la sua proprietà.

Ma le cose sono ben differenti da come le descrive questo articolo.

Sarà mia cura presentare o interpellanza o domanda di attualità, in modo che una volta per tutte – già l’ho fatto in luglio – si chiarisca, in modo sincero e onesto, la situazione di Via Del Terrapieno. Anzi, voglio ringraziare anticipatamente l’Assessore Aitini per quello che ha fatto in tutti questi periodi, assumendosi responsabilità anche non sue, ha fatto il suo dovere fino in fondo.